I briozoi
Sono animali marini che vivono comunemente sui fondi rocciosi. Il loro nome significa letteralmente "animale-muschio", e deriva dall’aspetto arborescente, a ciuffo o a lamina. La superficie esterna è caratterizzata da numerosi pori e si presenta di vari colori (bianco, giallo, nero, violaceo, rosa). Vengono spesso confusi con gli cnidari data la presenza di sottili tentacoli uscenti da strutture calcaree rigide. Sono organismi sessili organizzati in colonie con sviluppo incrostante od eretto arborescente; i singoli individui che costituiscono la colonia sono detti zoidi. Ogni zoide è contenuto in una capsula chitinosa o calcarea, detta zoecio, ed è formato da un tronco immobile e da una parte anteriore, detta lofoforo. Il lofoforo è l’organo deputato alla cattura del cibo e al processo di respirazione (scambio gassoso); è provvisto di tentacoli e può essere estroflesso attraverso un orifizio, che in molte specie è provvisto di un opercolo, che si chiude quando il lofoforo è retratto. La bocca si apre al centro dei tentacoli, l’intestino ha forma di U e l’ano si apre all’esterno del lofoforo, in posizione dorsale. Il sistema nervoso è costituito da un anello intorno alla faringe e da un ammasso di cellule nervose dorsale. Gli zoidi di una colonia sono in comunicazione tra loro attraverso pori situati nelle pareti laterali. esistono anche delle connessioni nervose tra gli zoidi: questo permette una attività coordinata di tutti gli individui della colonia.
I Briozoi sono filtratori attivi: i tentacoli del lofoforo sono dotati di ciglia che muovendosi creano una corrente verso la bocca, trascinando le particelle di cibo (principalmente plancton). Questa spiccata capacità filtratoria permette loro di sopravvivere anche in condizioni estreme, ad esempio nelle parti più interne delle grotte marine sommerse. Le colonie sono costituite da individui differenziati tra loro, al fine di svolgere funzioni diverse: il maggior numero di zoidi è deputato alla assunzione del cibo, gli altri svolgono varie funzioni, ad esempio di pulizia, riproduttiva o di difesa. La maggior parte dei briozoi è ermafrodita simultanea, mentre le altre specie sono ermafrodite proterandriche (inizialmente sono maschi, in seguito invertono sesso divenendo femmine). Le uova vengono incubate in particolari camere interne e poi le larve sono liberate all’esterno e trascorrono periodi variabili tra il plancton. In seguito si insediano sul substrato per dare origine ad una nuova colonia. A partire dall’elemento fondatore le colonie sono prodotte per gemmazione. Il falso corallo (Myriapora truncata) e la rosa di mare (Reteporella grimaldii, più nota come Sertella septentrionalis, ma recentemente ha cambiato sistemazione tassonomica, e quindi nome e cognome) sono tra le specie più comunemente note ai subacquei, per la forma particolare, per le loro dimensioni che le rendono facilmente riconoscibili e per la comune diffusione sui nostri fondali rocciosi. |