Duilio Marcante (di Luigi Scotti)Chi è stato Duilio Marcante? Cosa centra con la subacquea?
Da un casuale incontro stradale tra un vigile urbano (Duilio) ed un signore in bicicletta (Cressi) si ristabilisce la vecchia amicizia ed inizia una collaborazione che durerà vari anni coinvolgendo Marcante in un doppio lavoro. Finito ciascuno il proprio lavoro ufficiale i due si incontravano: Cressi alla mola ed alla soluzione di para per la costruzione delle maschere, Duilio alla macchinetta per la fabbricazione delle molle per i futuri fucili ( il “Siluro” con una molla, il “Saetta” con tre molle, il “Torpedine” con due). Lavoro già massacrante di per se, figuriamoci quando sommato ai turni di vigile comunale ed alle battute di pesca che servivano per arrotondare il magro salario di quegli anni di scarso nutrimento concesso dalle carte annonarie. Nonostante i venti di guerra, il numero di “subacquei” attirati dalla caccia è in continuo aumento e le richieste di attrezzature si infittiscono al punto che Cressi, per questioni di spazio, trasferisce l’attività in uno scantinato di sua proprietà. L’attività dello scantinato diventa frenetica: lavoro durissimo nella stagione invernale e punto di ritrovo, incontro ed informazione nella buona stagione. Si costruiva molto ma si migliorava poco, l’attività era ancora pionieristica. In pieno periodo bellico (1943) viene proposto a Cressi, dall’istituto di credito in cui lavorava, un trasferimento in una filiale dell’entroterra che lo porterebbe definitivamente lontano dal mare, rifiuta si dimette e struttura insieme al fratello la “Cressi sub”. Nasce cosi una delle più grandi aziende di attrezzatura subacquea italiane.Con la fine del conflitto mondiale Duilio continua a lavorare con Cressi trasferendosi in nuovi locali (dove si rovina i polmoni con la limatura di vetro molando i cristalli delle maschere a secco!!). Dalla ingegnosità di uomini come Dario Gonzatti (amico di Marcante e Cressi) nascono i primi prototipi di A.R.O. (Autorespiratori ad Ossigeno) di tipo sportivo partendo dagli autorespiratori usati dagli uomini dei mezzi d’assalto della Marina Militare. Con la possibilità di adoperare l’A.R.O. si aprono al nostro Duilio nuove possibilità per arrotondare il sempre magro salario! Si propone per pulire carene, recuperare imbarcazioni, e naturalmente pescare potendo sfruttare tempi enormemente più espansi rispetto alle battute in apnea. Proprio uscendo da una battuta di caccia incontra Luigi Ferraro (sommozzatore dei mezzi di assalto e decorato con medaglia d’oro per meriti bellici) intento a raccogliere cozze a scopi gastronomici.
Le foto presenti in questo documento sono state estratte da "Storia delle attività subacquee" EDITORIALE OLIMPIA |