Safeguarding |
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Giovedì 18 Luglio 2024 20:00 |
Nomina responsabile safeguardingIl Consiglio Direttivo della Sub Mares Lucca, in adesione alle linee guida della FIPSAS in materia di safeguarding, ha nominato in data 16/07/2024 la nostra socia e consigliera Paola Ferri responsabile safeguarding per la Sub Mares. Paola sarà direttamente coinvolta in tutte le attività volte a contrastare tutte le forme di abuso, molestia, violenza di genere o discriminazione. Chiunque abbia necessità di contattare Paola in merito a situazioni concernenti questo tipo di problematiche può farlo utilizzando i seguenti recapiti: 328 8396489, Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. . Di seguito pubblichiamo il Modello Organizzativo e di Controllo dell'Attività Sportiva e il Codice Etico e di Condotta in materia di safeguarding approvati ed emanati dalla Sub Mares Lucca.
MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA Introduzione
a) ha validità quadriennale dalla data di approvazione e deve essere aggiornato ogni qual volta necessario al fine di recepire le eventuali modifiche e integrazioni delle Linee Guida FIPSAS, delle eventuali ulteriori disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del CONI e delle raccomandazioni dell’Osservatorio Permanente del CONI per le Politiche di Safeguarding. b) è pubblicato sulla homepage del sito dell’Associazione, affisso nella sede della medesima nonché comunicato al Safeguarding Officer della Federazione insieme alla nomina del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni. Art.1 - Finalità
a) garantire il diritto di tutti i tesserati ad essere tutelati da ogni forma di abuso, violenza o discriminazione; b) promuovere una cultura e un ambiente inclusivi che assicurino la dignità e il rispetto dei diritti di tutti i Tesserati, specie se minori, e garantiscano l’uguaglianza e l’equità, nonché valorizzino le diversità; c) rendere consapevoli i Tesserati in ordine ai propri diritti, doveri, obblighi e responsabilità; d) individuare e attuare adeguate misure, procedure e politiche di Safeguarding, anche in conformità alle raccomandazioni del Safeguarding Officer istituito dalla FIPSAS, volte a ridurre i rischi di condotte lesive dei diritti, specie nei confronti di Tesserati minori; e) provvedere alla gestione tempestiva, efficace e riservata delle segnalazioni di fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e tutela dei segnalanti; f) informare i Tesserati, anche minori, sulle misure e procedure di prevenzione e contrasto ai fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e, in particolare, sulle procedure per la segnalazione degli stessi; g) incentivare la partecipazione dei componenti della Società alle iniziative organizzate dalla FIPSAS nell’ambito delle politiche di Safeguarding; h) garantire il coinvolgimento di tutti coloro che partecipano con qualsiasi funzione o titolo all’attività sportiva nell’attuazione delle misure, procedure e politiche di Safeguarding della Società. Art. 2 – Ambito di applicazione I soggetti tenuti al rispetto del presente documento sono: a) tutti i tesserati della Società; b) tutti coloro che intrattengono rapporti di lavoro o volontariato con la Società; c) tutti coloro che, a qualsiasi titolo, intrattengono rapporti con la Società. Art. 3 – Norme di condotta È onere della società strutturarsi in modo tale da dare attuazione alle finalità indicate all’art. 1, uniformando i propri comportamenti alle norme di condotta di seguito indicate. a) Assicurare un ambiente ispirato a principi di uguaglianza e di tutela della libertà, della dignità e dell’inviolabilità della persona. A titolo di esempio:
b) Riservare ad ogni Tesserato attenzione, impegno e rispetto, senza distinzioni di età, etnia, condizione sociale, opinione politica, convinzione religiosa, genere, orientamento sessuale, disabilità e altro:
c) Far svolgere l’attività sportiva nel rispetto dello sviluppo fisico, sportivo ed emotivo dell’allievo/atleta, tenendo in considerazione anche i suoi interessi e bisogni:
d) Prestare la dovuta attenzione ad eventuali situazioni di disagio anche derivante da disturbi dell’alimentazione alimentare, noti o percepiti anche indirettamente, con particolare attenzione a circostanze che riguardino i minori:
e) Segnalare tempestivamente ogni circostanza di interesse agli esercenti la responsabilità genitoriale o tutoria ovvero ai soggetti preposti alla vigilanza
f) Confrontarsi con il Responsabile delle Politiche di Safeguarding nominato dalla società ove si abbia il sospetto circa il compimento di condotte rilevanti ai sensi del presente documento. g) Attuare idonee iniziative volte al contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione adottando i seguenti comportamenti:
h) Prevedere azioni di sensibilizzazione adeguate a garantire il rispetto dei comportamenti e condotte sopra descritti quali:
i) Spiegare in modo chiaro a coloro che assistono allo svolgimento di immersioni, allenamenti, gare o manifestazioni sportive, di astenersi da apprezzamenti, commenti e valutazioni che non siano strettamente inerenti alla prestazione sportiva in quanto potrebbero essere lesivi della dignità, del decoro e della sensibilità della persona. j) Favorire la rappresentanza paritaria di genere, nel rispetto della normativa applicabile. k) Rendere consapevoli i tesserati in ordine ai propri diritti, doveri, obblighi e responsabilità adottando le seguenti misure:
Art. 4 – Tutela dei minori - Obblighi Tutti coloro che in ambito societario – a prescindere dalla forma del rapporto instaurato – svolgono funzioni che comportano contatti diretti e regolari con minori devono fornire copia del certificato del casellario giudiziale ai sensi della normativa vigente. Art. 5 – Responsabile delle politiche di salvaguardia nominato dalla società
a) non aver riportato condanne penali anche non passate in giudicato per i seguenti reati: art 600-bis (prostituzione minorile); 600-ter (pornografia minorile), 600-quater (detenzione o accesso a materiale pornografico), 600- quater.1 *(Pornografia virtuale), 600-quinquies (iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile), 604-bis (propaganda e istigazione a delinquere per motivi discriminazione etnica e religiosa), 604-ter, (circostanze aggravanti) 609-bis (violenza sessuale) , 609-ter (circostanze aggravanti), 609-quater (atti sessuali con minorenne), 609-quinquies (corruzione di minorenne), 609-octies (violenza sessuale di gruppo), 609- undecies (adescamento di minorenni); b) non aver riportato nell’ultimo decennio, salva riabilitazione, squalifiche o inibizioni sportive definitive, complessivamente superiori ad un anno, da parte delle FSN, delle DSA, degli EPS e del CONI o di organismi sportivi internazionali riconosciuti; c) aver seguito i corsi di aggiornamento previsti dalla FIPSAS e/o essere in possesso dei titoli abilitativi eventualmente previsti dai regolamenti federali.
a) promuovere la corretta applicazione del Regolamento per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui Tesserati della FIPSAS nell’ambito della società, nonché l’osservanza e l’aggiornamento dei Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei Codici di condotta adottati dagli stessi; b) adottare le opportune iniziative, anche con carattere d’urgenza, per prevenire e contrastare nell’ambito del proprio sodalizio ogni forma di abuso, violenza e discriminazione c) promuovere ogni iniziativa di sensibilizzazione che ritiene utile e opportuna; d) segnalare al Safeguarding Officer della FIPSAS eventuali condotte rilevanti e fornire allo stesso ogni informazione o documentazione richiesta; e) rispettare gli obblighi di riservatezza imposti dai Regolamenti FIPSAS; f) proporre l’aggiornamento dei Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei Codici di condotta, tenendo conto delle caratteristiche della Società; g) valutare annualmente l’adeguatezza dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta nell’ambito del proprio sodalizio, eventualmente sviluppando e attuando sulla base di tale valutazione un piano d’azione al fine di risolvere le criticità riscontrate; h) partecipare all’attività obbligatoria formativa organizzata dalla FIPSAS. Art. 6 – Dovere di segnalazione
Art. 7 – Diffusione ed attuazione
Art. 8 – Sanzioni Possono essere inflitte sanzioni proporzionali alla gravità del comportamento tenuto. Ad esempio: richiamo, multa, squalifica dallo svolgimento dell’attività sportiva per un determinato periodo, ecc. Art. 9 – Norme finali
CODICE ETICO E DI CONDOTTA A TUTELA DEI MINORI E PER LA PREVENZIONE DELLE MOLESTIE, DELLA VIOLENZA DI GENERE E DI OGNI ALTRA CONDIZIONE DI DISCRIMINAZIONEOgni Tesserato è tenuto a mantenere un comportamento rispettoso, equo e privo di qualsiasi forma di abuso, violenza e discriminazione. Diritto fondamentale di ogni Tesserato è quello di essere trattato con rispetto e dignità, nonché di essere tutelato da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra discriminazione, prevista dal D.lgs. n. 198/2006, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva. Il diritto alla salute e al benessere psico-fisico di ciascun Tesserato costituisce un valore assolutamente prevalente anche rispetto al risultato sportivo. Non sono consentite discriminazioni di alcun genere, che siano essere basate su etnia, colore, sesso, orientamento sessuale, lingua, religione, opinione politica o di altra natura, nazione o origine sociale, disponibilità economica, nascita o di altra natura. Sono vietate tutte quelle condotte integranti abuso psicologico, abuso fisico, molestia sessuale, abuso sessuale, negligenza, incuria, bullismo o cyberbullismo o comportamenti discriminatori, come descritti all’art. 3 del modello Organizzativo adottato dalla società; Norme di condotta generaliI Tesserati e chiunque partecipi con qualsiasi funzione o titolo all’attività sportiva devono:
Doveri e obblighi dei tesseratiI Tesserati devono:
Doveri e obblighi dei dirigenti sportivi e dei tecniciI Dirigenti sportivi e i Tecnici devono:
Doveri e obblighi degli atletiGli atleti devono:
Procedura di selezione degli operatori sportiviLa Società quando instaura un rapporto di lavoro – a prescindere dalla forma – con operatori chiamati a svolgere mansioni comportanti contatti diretti e regolari con minori richiede preventivamente copia del certificato del casellario giudiziale ai sensi della normativa vigente. Comportamento da tenere in presenza di una possibile condotta rilevanteTutti i Tesserati devono essere vigili nell’identificare situazioni che possano comportare rischi per gli altri e devono riportare ogni preoccupazione, sospetto o certezza circa un possibile abuso, maltrattamento, violenza o discriminazione verso altri al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni della società o al Safeguarding Office della FIPSAS attraverso la formulazione di segnalazioni da compiere con le modalità indicate sul sito www.fipsas.it. Chiunque sospetti comportamenti rilevanti può confrontarsi con il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni della Società di appartenenza o direttamente con il Safeguarding Office della FIPSAS. In caso di minori coinvolti segnalare in maniera tempestiva eventuali situazioni di malessere all’esercente la responsabilità genitoriale al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni della Società. RiservatezzaIl Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni della società e il Safeguarding Officer della FIPSAS sono tenuti agli obblighi di riservatezza previsti dal Regolamento federale. L’identità del segnalante non può essere rivelata a persone diverse da quelle competenti a ricevere o a dare seguito alle segnalazioni. La protezione riguarda non solo il nominativo del segnalante ma anche tutti gli elementi della segnalazione dai quali si possa ricavare, anche indirettamente, l’identificazione del segnalante. |
Ultimo aggiornamento Giovedì 18 Luglio 2024 18:54 |