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Da un casuale incontro stradale tra un vigile urbano (Duilio) ed un signore in bicicletta (Cressi) si ristabilisce la vecchia amicizia ed inizia una collaborazione che durerà vari anni coinvolgendo Marcante in un doppio lavoro. Finito ciascuno il proprio lavoro ufficiale i due si incontravano: Cressi alla mola ed alla soluzione di para per la costruzione delle maschere, Duilio alla macchinetta per la fabbricazione delle molle per i futuri fucili ( il “Siluro” con una molla, il “Saetta” con tre molle, il “Torpedine” con due). Lavoro già massacrante di per se, figuriamoci quando sommato ai turni di vigile comunale ed alle battute di pesca che servivano per arrotondare il magro salario di quegli anni di scarso nutrimento concesso dalle carte annonarie. Nonostante i venti di guerra, il numero di “subacquei” attirati dalla caccia è in continuo aumento e le richieste di attrezzature si infittiscono al punto che Cressi, per questioni di spazio, trasferisce l’attività in uno scantinato di sua proprietà. L’attività dello scantinato diventa frenetica: lavoro durissimo nella stagione invernale e punto di ritrovo, incontro ed informazione nella buona stagione. Si costruiva molto ma si migliorava poco, l’attività era ancora pionieristica. In pieno periodo bellico (1943) viene proposto a Cressi, dall’istituto di credito in cui lavorava, un trasferimento in una filiale dell’entroterra che lo porterebbe definitivamente lontano dal mare, rifiuta si dimette e struttura insieme al fratello la “Cressi sub”. Nasce cosi una delle più grandi aziende di attrezzatura subacquea italiane.Con la fine del conflitto mondiale Duilio continua a lavorare con Cressi trasferendosi in nuovi locali (dove si rovina i polmoni con la limatura di vetro molando i cristalli delle maschere a secco!!). Dalla ingegnosità di uomini come Dario Gonzatti (amico di Marcante e Cressi) nascono i primi prototipi di A.R.O. (Autorespiratori ad Ossigeno) di tipo sportivo partendo dagli autorespiratori usati dagli uomini dei mezzi d’assalto della Marina Militare. Con la possibilità di adoperare l’A.R.O. si aprono al nostro Duilio nuove possibilità per arrotondare il sempre magro salario! Si propone per pulire carene, recuperare imbarcazioni, e naturalmente pescare potendo sfruttare tempi enormemente più espansi rispetto alle battute in apnea. Proprio uscendo da una battuta di caccia incontra Luigi Ferraro (sommozzatore dei mezzi di assalto e decorato con medaglia d’oro per meriti bellici) intento a raccogliere cozze a scopi gastronomici.
Nasce un’amicizia “inossidabile” destinata a durare nel tempo. Duilio introduce Ferraro nel gruppo di subacquei che gira intorno a Cressi. Forte della sua esperienza militare Ferraro è prodigo di consigli che, purtroppo, non sono presi nella giusta considerazione dalla “boria” dei componenti il gruppo Cressi. Di tutte le raccomandazioni elargite gli sportivi sembrano seguire solo quelle che riguardano il montaggio e lo smontaggio dell’autorespiratore, per tutto il resto, ciascuno interpreta gli insegnamenti a modo suo…. L’essere pionieri non è certo privo di rischi, un giorno durante una immersione Dario Gonzatti perde la vita, purtroppo non è il primo e non sarà neanche l’ultimo. Duilio, in preda al dolore, inizia a pensare ad una statua di Cristo in fondo al mare che dia speranza e sia di riferimento per tutti gli uomini di mare. Era il 1950, si dovranno aspettare ancora quattro anni prima che questa idea diventi realtà con la posa della statua del Cristo degli abissi sui fondali della baia di S.Fruttoso vicino a Camogli (22 agosto 1954).
Con la scomparsa di Gonzatti si venne a creare un vuoto anche nella piccola azienda Cressi erano infatti a lui affidate svariate mansioni quali: le pubbliche relazioni, l’ideazione ed il collaudo delle nuove attrezzature, il miglioramento di quelle già esistenti. Questo vuoto viene colmato per un breve periodo da Duilio e poi definitivamente da Luigi Ferraro (fine 1947). Da questo momento le sterili e lunghe discussioni sulle tecniche d’immersione e sugli incidenti prendono un indirizzo molto più realistico e si incomincia ad intravedere la necessità di una preparazione teorico-pratica prima di affrontare un ambiente governato da leggi inflessibili dalle quali dipende la sicurezza e la sopravvivenza del novello uomo “acquatico”.Ha così fine l’epoca poetica e romantica dei primi sprovveduti pionieri, inizia un nuovo periodo caratterizzato da un lato da un crescente sviluppo tecnologico e scientifico e dall’altro dalla nascita delle prime iniziative didattiche.
Il 15 maggio 1948 da un’idea di Marcante e sotto la spinta organizzativa di Ferraro nasce la U.S.S. (Unione Sportivi Subacquei), una delle prime associazioni italiane con lo scopo di promuovere la conoscenza e la diffusione delle attività subacquee. In breve tempo s’iscrivono da tutta Italia un gran numero di soci (quasi settecento!) ed il lavoro organizzativo diviene particolarmente oneroso. Nel maggio del 1949, a seguito del lungo peregrinare di Ferraro da una federazione all’altra del C.O.N.I., lo sport subacqueo viene ufficialmente assorbito nell’ambito della Federazione Italiana Pesca Sportiva il cui Presidente Aldo Cozza riconosce a Ferraro ed all’allora Segretario Carlo Manstretta la possibilità di agire svincolati dalle procedure dei regolamenti e quindi di muoversi con una agilità insperata. Da questo momento la F.I.P.S. promuoverà iniziative di carattere tecnico, scientifico o professionale presenziando manifestazioni subacquee di pesca, foto-cinematografia, archeologia nonché spedizioni in mari di tutto il mondo; sarà, inoltre, presente agli albori di una didattica neonata e sconosciuta tra le discipline del C.O.N.I. volta alla formazione psico-fisica del subacqueo ed alla sua salvaguardia più che finalizzata nel conseguimento di risultati tecnico-agonistici.
il Cristo degi AbissiNel 1954 l’U.S.S. (dopo aver svolto, tra gli altri, l’importante compito di fare da ponte tra gli sportivi ed il C.O.N.I. nella ricerca di una collocazione della subacquea negli sport riconosciuti) cessa la sua funzione ed invita i soci a costituire Associazioni locali per continuare il lavoro sino ad allora portato avanti. Tra le tante Associazioni sorte in quegli anni nel 1952 nasce il Centro Subacqueo Mediterraneo di Nervi fondato da cittadini svizzeri e sostenuto da enti pubblici italiani (Azienda autonoma di soggiorno di Nervi, l’Ente Provinciale per il turismo). Marcante viene interpellato ed accetta di assumere l’incarico di organizzatore-direttore-istruttore mantenendo il suo salario di dipendente comunale alla condizione di poter agire in assoluta indipendenza.
Nel 1952 viene fondata a Roma la Confederazione Internazionale Pesca Sportiva (C.I.P.S.) articolata in vari comitati tra i quali quello subacqueo presieduto da Luigi Ferraro. Solo nel 1959 i subacquei formeranno la loro confederazione la Confederazione Mondiale delle Attività Subacquee (C.M.A.S.) con il fine statutario di favorire e sviluppare la conoscenza del mondo sommerso nonché la pratica dello sport e delle attività che voi si svolgono.
L’attività didattica nasce (come accennato all’inizio) all’Isola d’Elba nel 1948 dove Ferraro per conto della Cressi alcuni corsi di “turismo subacqueo”. Questi corsi verranno ripetuti ad Ischia l’anno successivo per poi proseguire itineranti su un natante con sedici posti letto alle Tremiti, a Ponza ed alle Eolie. Nel 1952 viene organizzato un altro ciclo di corsi turistici in un albergo di Santa Margherita Ligure. In tutti questi corsi Marcante è presente inizialmente come istruttore e poi in avvicendamento alla guida con Ferraro alla guida degli stessi. La didattica in campo sportivo nasce così destinata a clienti e non ad allievi. Sempre nel 1952 Ferraro, avvalendosi delle proprie esperienze militari e di insegnante di educazione fisica, propone ed organizza per il Ministero degli Interni il primo corso sommozzatori per i Vigili del Fuoco. Dal programma approntato per l’occasione da Ferraro, Marcante (anche li presente come istruttore) svilupperà il “metodo” per la strutturazione psico-fisica dell’uomo acquatico adottato presso il Centro Subacqueo Mediterraneo di Nervi. Nel 1960 dopo otto anni di attività turistica del Centro, Duilio inaugura un corso pilota completando e perfezionando il metodo d’insegnamento messo a punto con Ferraro. Malgrado la situazione di Marcante fosse estremamente favorevole per avviare lo sviluppo di una scuola federale con una preparazione completa, preferisce aspettare che almeno buona parte delle organizzazioni sportive italiane siano in grado di fare altrettanto. A questo scopo continua ad elargire consigli e suggerimenti relativi alla stesura di programmi didattici nonché a formare uomini presso il suo Centro frequentato sin dall’inizio da Vigili del Fuoco, Guardie di Finanza, Carabinieri, militari del Genio, etc.. Solo dopo circa vent’anni (metà anni ’70) Duilio inizierà a rilasciare brevetti federali d’immersione dal suo Centro avendo ormai uniformato un programma nazionale per tutte le sezioni provinciali della F.I.P.S.

 

Le foto presenti in questo documento sono state estratte da "Storia delle attività subacquee" EDITORIALE OLIMPIA